L'origine del baule come parte dell'arredamento è forse tra le più antiche. qualcosa di assai simile al baule inizia infatti a scorgersi già presso gli antichi egizi sottoforma di forzieri in metallo, per ritrovarsi poi nelle case persiane, greche e romane.
Nel corso del Medioevo, il baule diventa parte integrante dell'arredamento ed assume la funzione di contenitore per il vestiario ed altri oggetti della dimora.
Famoso è anche il baule nuziale, nel quale venivano riposti gli abiti e la dote delle spose. Dal medioevo, si giunge poi al Rinascimento, periodo in cui il baule continua comunque ad esserre un elemento essenziale dell'arredamento domestico.
Proprio nel corso del rinascimento italiano, il baule assume differenti forme ed assolve ai più diversi scopi (era usato nelle case di campagna per contenere il grano prendendo poi il nome di "arca").
Questa enorme versatilità ha dunque portato il baule a sopravvivere al tempo, divenendo parte dell'arredamento delle case anche nei secoli successivi.
Il quattrocento, predilige grandi bauli dalla forma di parallelepipedo con linee improntate all'essenzialità.
Diversamente, il cinquecento punta lo sguardo su cassoni monumentali ricchi di decorazioni ad intaglio ed elementi quali cornici, rilievi, intagli e bombature; persino la forma si evolve e, mentre i piedi prendono la forma di zampe di leone, il coperchio, da piatto, diviene più tondo: l'aspetto è dunque quello di un forziere o di un antico e sontuoso sarcofago.
Il XVII secolo vide purtroppo la lenta decaduta del baule che, sostituido da mensole e credenze, continua comunque ad adornare i salotti modificandosi un ultima volta; a questo punto, i bauli divengono leggermente più alti e si arricchiscono di cassetti per riporvi gli oggetti.